PRIMO EVENTO
CONTRAEREA TEDESCA SUL CASTELLO
DI ROCCA D'ARCE
Ricostruzione della Batteria Contraerea sul Castello
Durante l'ultimo conflitto mondiale, sull'Antico Castello di Rocca d'Arce l'esercito Tedesco installò una postazione contraerea soprannominata "88"1. Ma i Tedeschi ebbero subito un problema, l'altezza del sito e le mura del Castello, infatti gli Spitfire2 Inglesi sapevano volare a una quota più bassa della contraerea, protetti anche dalle mura del castello che coprivano la visuale ai tiratori tedeschi. Allora quest'ultimi per avere una buona visuale in basso minarono le antiche mura del castello distruggendo così un patrimonio storico incalcolabile.
1 FlaK 18 - 8,8 cm - (FlaK è l'acronimo per FliegAbwehrKanone - Cannone antiaereo)
Famosa Contraerea 88 Tedesca - FlaK 18 - 8,8 cm
Costruttore: Krupp.
Entrata in servizio: 1933 Ritirato dal servizio 1945.
Peso assetto di marcia: 6861 kg.
Peso in batteria: 5150 kg.
Lunghezza bocca da fuoco: 4,66 m.
Lunghezza complessiva: 7,62 m.
Calibro: 88 mm.
Peso proietto: 9,24 kg
Elevazione: -3/+85°.
Angolo di tiro: 360°.
Gittata: 8000 m (quota massima efficace)
Velocità iniziale proietto: 820 m/s.
Paesi utilizzatori: Wermacht e Luftwaffe.
2 Spitfire
SUPERMARINE SPITFIRE
CABINA DI UN SUPERMARINE SPITFIRE
Ruolo: caccia diurno.
Costruttore: Supermarine.
Dimensioni: Lunghezza 9,47 m.
Apertura alare: 11,23 m.
Peso: A vuoto 2556 kg.
Motore: Rolls-Royce Merlin Mk.45 (61) Potenza 1660 hp.
Velocità massima: 656 km/h.
Armamento: 2 Cannoncini da 20 mm Hispano
2 mitragliatrici Browning da 12,7 mm
Bombe: due da 227 kg.
SECONDO EVENTO
RAFFICHE DI MITRA SU UNA CASA
DI ROCCA D'ARCE
Mentre camminavo per le vie di Rocca d'Arce, mi sono incuriosito nel guardare la facciata di una casa appena sotto la piazza principale del Paese; chiedendo alle persone più anziane, non ho avuto notizie certe, qualcuno ha detto che forse sono le schegge dei bombardamenti effettuati su Rocca d'Arce il 26 maggio 1944.
Effettivamente quel giorno alle ore 18,00 tre carri armati americani sherman1 sbucarono sulla via Casilina provenienti dalle gole del Melfa e iniziarono un accanito bombardamento verso il centro storico (fu in questa occasione che perse la vita la mia bisnonna Raffaella Abate) dove erano rifugiati diversi militari ed ufficiali tedeschi. Quest'ultimi fecero una debole difesa riuscendo però, con un preciso colpo di cannone, a centrare uno dei carri armati americani sul ponte Provitolo in Arce.
Ho fotografato e dopo aver ingrandito di molto le foto fatte, potrei affermare che quei fori sono stati provocati, oltre che da schegge impazzite, anche da colpi di mitragliatrice, infatti a tesi di questo, guardando da vicino il muro si possono notare oltre a grandi buchi disomogenei anche dei fori perfettamente concentrici di grandezza di circa 9 mm (come i proiettili delle mitragliatrici tedesche Schmeisser MP402). La cosa strana poi che mi ha colpito è il fatto che sia le schegge che i fori di mitragliatrice sono concentrati intorno all'apertura del solaio, spero che sia una coincidenza perché altrimenti si potrebbe pensare che i tedeschi erano convinti che li sopra c'era nascosto qualcuno e hanno sparato.
Tramite rilievi satellitari ho verificato da quale direzione quei colpi potessero essere stati sparati e, secondo la direzione e l'inclinazione, essi dovevano provenire da Monte le Reti, cosa molto, ma molto improbabile, perché su quel monte allora non c'era nessun militare o postazione di tiro. Se qualcuno ha qualche notizia certa me lo faccia sapere che provvederò a rettificare la mia tesi.
Schegge e Raffiche di mitra sulla casa
Le Raffiche di mitra sono concentrate intorno all'apertura del solaio
I numerosi fori di mitragliatrice Schmeisser mp40
1 M4 A1 Scherman
Carro Armato Americano M4 A1 Sherman
Equipaggio: 5 persone.
Lunghezza: 6,12 m (solo scafo).
Larghezza: 2,64 m.
Altezza: 3,43 m.
Peso: 28 t.
Corazzatura: 15mm (minima); 76mm (massima).
Armamento primario: Cannone M3 75 mm (97 colpi).
Armamento secondario: 2 x MG 7,62 mm;
1 x MG Browning 12,7 mm.
Apparati di tiro: Mirino a cannocchiale M70.
Motore: R975-C1 a benzina 9 cilindri ad aria.
Cilindrata: 16.000 - 400 hp.
Velocità max: 40 km.
Autonomia: 160 km.
Pendenza max superabile: 60°%.
2Schmeisser MP40
Maschinenpistole 40 (MP40)
Nazione: Germania
Tipo: Pistola mitragliatrice
Data di progettazione: 1940
Progettista: Heinrich Vollmer
Produzione: oltre 1.000.000.
Calibro: 9 mm Parabellum
Munizioni: 9 X 19 mm
Cadenza di tiro: ~500 colpi/min
Velocità alla volata: ~380 m/s
Gittata utile: ~100 m
Peso (scarico): 3,97 kg
Lunghezza: 630-833 mm
Lunghezza canna: 251 mm
Alimentazione: caricatore da 25 o 32 colpi
TERZO EVENTO
DUELLO AEREO TRA:
UN SUPERMARINE SPITFIRE MK2 INGLESE
E UN MESSERSCHMITT BF109 TEDESCO
Comparvero all'improvviso uno dietro l'altro, provenienti da Santopadre, con le loro mitragliatrici che crepitavano senza sosta, era un duello aereo tra un Supermarine Spitfire MK2 Inglese e un Messerschmitt BF109 Tedesco. I due aerei volteggiarono per parecchi minuti sul cielo di Rocca d'Arce, inondando tutta la campagna circostante di proiettili traccianti e schegge infuocate.
Alla fine l'aereo Inglese con una precisa raffica incendiò il Messerschmitt tedesco al quale pilota non rimase altro che lanciarsi con il paracadute. L'aereo avvitandosi su se stesso andò a cadere presso l'attuale casa Lancia a Canale, il pilota fu raccolto e portato dai soldati Tedeschi, che a Rocca d'Arce erano numerosi, all'ospedale da campo a Dragonetti.
Ricostruzione del duello Aereo:
Supermarine Spitfire MK2 (a sx) e Messerschmitt BF109 (a dx)
Una pala dell'elica del Messerschmitt BF109 fu piantata in ricordo nel luogo ove precipitò l'aereo, e dove ancora adesso è perfettamente visibile.
L'elica posta nel punto esatto dove cadde il Messerschmitt BF109
Mario Lancia, che insieme ai fratelli deceduti Giuseppe e Bernardo, sono proprietari
del terreno e testimoni oculari del punto dove precipitò lo Spitfire.
Un particolare del motore del Messerschmitt BF109, ritrovato sul posto
QUARTO EVENTO
LA SPLENDIDA BALILLA DI MONS. CAMILLI
Una Balilla simile a quella di Mons. Camilli
L'Accaduto...
Un Famoso delatore locale, un certo Baldino, informò i Tedeschi che Mons. Camilli aveva, riposta nel garage, una splendida Balilla. Il giorno dopo si presentò da lui un ufficiale Tedesco con l'intento di confiscarla ma Mons. Camilli, astutamente le aveva tolto le ruote; L'ufficiale allora disse che appena trovava quattro ruote adatte sarebbe tornato. Il Tedesco non fece mai ritorno e, Mons. Camilli passata la guerra rimise in marcia la bellissima balilla a cui faceva da autista il giovane Giuseppe Leone.